Ho un’anima di cristallo
sincera, trasparente, cristallina.
Fragile.
Ogni parola lascia il suo segno
Ogni sguardo lascia il suo graffio.
Pensavo fossi tu il mio scudo
la mia speranza.
Invece sei stata proprio tu
che non la apprezzi
a mandarla in frantumi
in mille pezzi.
Trecento sono i passi
pesanti, sofferti, lenti.
Il respiro si blocca
l’ossigeno manca.
La terra sotto i piedi
cede.
Lungo il vialetto alberato
di radici gentili
i miei occhi sono fissi
lo guardo dritto
rivolto all’orizzonte.
Dentro di me sento
tanto dolore attorno,
tutta la sofferenza,
le speranze spezzate,
il disincanto.
Sprofondo anche io
nella terra fredda.
Trecento sono i passi che percorro
dal cancello
portando in mano i fiori
quando mi reco
solo
davanti alla tomba dei miei genitori.
Otto parole
Solo otto
In un istante
l’assoluto si è
disciolto
l’universo, il nostro noi
il presente meraviglioso
tutto imploso.
Otto parole
otto.
Ciò che sognavo
il mio futuro
il mio entusiasmo
ed adesso
il tuo discorso.
Mi hai salutato
ed adesso che sono solo
rappresenti già
per me
il mio passato.
La tua storia parlava per te
ed ho amato i tuoi errori
Il tuo sguardo parlava per te
ed ho amato i tuoi occhi
La tua bocca parlava per te
ed ho amato i tuoi baci
Il tuo silenzio e la tua indifferenza
adesso
mi parlano per te
e non sto amando il mio dolore.
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